cushng011(Qualche mese fa mi trovavo a parlare con un mio amico, laureato in ingegneria meccanica, che mi raccontava l’esempio che una professoressa di fisica faceva a proposito dell`esistenza di Dio e del concetto di creazione legata alla posizione ateista del “caso”) Grazie a Matteo (v. commento sotto) vi riporto la fonte precisa dell´aneddoto: Padre Coyne, direttore della Specola vaticana, ed è riportato nel libro “Inchiesta sul Cristianesimo” di Vittorio Messori. “ Immaginate un grande deposito di pezzi di ricambio di aerei da guerra. Immaginate inoltre che una tromba d’aria investa il grande deposito. Nel turbinio del grande ciclone per caso si assembla un F16. Ma la cosa più strabiliante non consiste soltanto nell’assemblamento del noto caccia, ma ancor di più nel fatto che tale velivolo sia in grado di spiccare il volo”

Ancora di più mi sembra che ci sia un altro argomento a favore di una maggiore credibilità dell’esistenza di Dio più che della sua non esistenza. Per chi ha visto il film Matrix capirà meglio la parabola esistenziale che ora proporrò, per chi non l’avesse ancora visto ne consiglio la visione.

Immaginiamo di trovarci in un’era in cui l’intelligenza artificiale ha preso completamente il sopravvento sulla vita del nostro pianeta, l’esistenza umana è praticamente quasi estinta, i pochi esseri umani si sono rifugiati in zone non rintracciabili da parte delle macchine, vivendo in bunker sotterranei che li isolano da radar o dispositivo in grado di rilevare ogni segnale umano. A questo punto le nuove generazioni di intelligenza artificiale pensano di essere una evoluzione progressiva della sua specie, non essendo in grado di provare empiricamente la presenza di una intelligenza diversa dalla loro che fu in grado di crearle. A questo punto nascono spontanee due domande: l’intelligenza artificiale darà credito a queste sue nuove deduzioni? Oppure sarà in grado di dedurre che all’origine della sua creazione ci fu un’intelligenza di altro genere, in quanto al funzionamento e alla capacità intuitiva superiore a lei stessa?

Questa parabola futuristica ci illustra come sia facile oggi giorno ritenere la non rintracciabilità empirica di Dio come l’unica prova della sua non esistenza…